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== Via d'oro: il servizio per le riviste di ateneo == | == Via d'oro: il servizio per le riviste di ateneo == | ||
Il sistema bibliotecario dell'università di Torino offre ai docenti un servizio, basato su OJS, per costruirsi e pubblicare le proprie riviste. | Il sistema bibliotecario dell'università di Torino offre ai docenti un [http://www.ojs.unito.it/ servizio], basato su OJS, per costruirsi e pubblicare le proprie riviste. Se ne parla nel regolamento, nelle parti evidenziate in azzurro, che allo stato sono destinate a essere soppresse. Il servizio torinese è immaginabile a Pisa? Se sì, come e quando? | ||
== Premialità == | == Premialità? == | ||
1. J.-C. Guédon [http://btfp.sp.unipi.it/?p=4080 suggerisce] di farlo per l'intero sistema nazionale delle biblioteche universitarie. A livello locale però si potrebbe pensare a una simile, graduale rimodulazione della spesa bibliotecaria che liberi i fondi di ricerca dell'onere delle spese per la pubblicazione, e metta il sistema bibliotecario in condizione di negoziare, da concorrente, prezzi di abbonamento migliori con gli editori. | |||
== Monografie == | |||
La legge italiana si occupa solo degli articoli che escono su periodici. Dobbiamo pensare a un regime speciale anche per le monografie, in luogo di fare un regolamento che vale per tutti i casi, salvo eccezioni? | |||
Le monografie umanistiche sono tipicamente finanziate con i fondi di ricerca dell'autore: avrebbe quindi senso liberarle alla stessa stregua degli articoli. La legge, non menzionandole, non pone nessun limite ad eventuali embarghi: quindi in assenza di regole esplicite la commissione OA avrebbe un ampio margine di deliberazione e di negoziazione con gli editori che facessero eccezione al regolamento generale, costruito prevalentemente sul modello degli articoli. | |||
== Monografie aperte? == | |||
Sarebbe informaticamente semplice fornire agli autori un template LaTeX o xml-docbook per scrivere monografie da pubblicare direttamente ad accesso aperto in una sezione apposita dell'archivio di ateneo, con un servizio simile a quello offerto per le riviste - preferibilmente con la cooperazione del sistema editoriale di ateneo, come avviene per esempio a Firenze e Trieste, o anche senza. | |||
Versione attuale delle 21:14, 22 nov 2013
Commissione per l'accesso aperto
Come è composta? È opportuno aggiungerle un gruppo di lavoro?
Torino ha scelto di demandare l'intera materia, genericamente, alla commissione ricerca del senato accademico. Trieste ha creato un organo politico ad hoc, sostenuto da un organo tecnico, il gruppo di lavoro. Ecco le norme triestine:
Commissione di Ateneo
- È istituita la Commissione di Ateneo per l’accesso aperto alla letteratura scientifica.
- La Commissione è composta dal Rettore o da un suo delegato, che la presiede, da tre professori o ricercatori a tempo determinato o indeterminato, uno per ciascuna delle tre aree definite dall’ERC -European Research Council (scienze fisiche e ingegneristiche, scienze umane e sociali, scienze della vita), da due membri individuati, rispettivamente, tra i dottorandi e tra gli assegnisti e i borsisti, da un membro designato dalle Edizioni Università di Trieste (EUT) e da un membro designato dal Gruppo di lavoro con competenze specifiche in materia di accesso aperto.
- La Commissione, di concerto con gli organi statutari competenti dell’Università, definisce le politiche per l’attuazione del principio dell’accesso aperto, rivede e aggiorna la presente policy, intrattiene rapporti con le istituzioni esterne all’Università che promuovono l’accesso aperto, organizza iniziative formative e di sensibilizzazione sull’accesso aperto.
- La Commissione dirime eventuali controversie sull’interpretazione della presente policy.
Gestione tecnico-amministrativa e responsabilità
- La gestione tecnico-amministrativa e i profili applicativi della presente policy sono affidati, di concerto, alla Sezione Ricerca e Dottorati e al Centro Servizi di Ateneo per il Trasferimento delle Conoscenze (Centracon). Il coordinamento funzionale e operativo tra le due strutture è reso fattivo per il tramite di un apposito Gruppo di lavoro sull’accesso aperto alla letteratura scientifica, composto da almeno quattro unità di personale tecnico-amministrativo, con competenze documentali, biblioteconomiche, informatiche e amministrative, afferenti alle strutture medesime.
- Il Gruppo di lavoro è responsabile dell’applicazione della presente policy. In particolare, il Gruppo fornisce ausilio tecnico alla Commissione, cura e sorveglia il deposito nonché la pubblicazione dei Contributi della letteratura scientifica e dei relativi metadati nell’Archivio istituzionale, fornisce ausilio tecnico e giuridico agli autori, monitora l’applicazione della policy. Il Gruppo di lavoro, ove necessario, si avvale di professionalità aggiuntive, per esempio in materia di proprietà intellettuale e diritto d’autore.
Via d'oro: il servizio per le riviste di ateneo
Il sistema bibliotecario dell'università di Torino offre ai docenti un servizio, basato su OJS, per costruirsi e pubblicare le proprie riviste. Se ne parla nel regolamento, nelle parti evidenziate in azzurro, che allo stato sono destinate a essere soppresse. Il servizio torinese è immaginabile a Pisa? Se sì, come e quando?
Premialità?
1. J.-C. Guédon suggerisce di farlo per l'intero sistema nazionale delle biblioteche universitarie. A livello locale però si potrebbe pensare a una simile, graduale rimodulazione della spesa bibliotecaria che liberi i fondi di ricerca dell'onere delle spese per la pubblicazione, e metta il sistema bibliotecario in condizione di negoziare, da concorrente, prezzi di abbonamento migliori con gli editori.
Monografie
La legge italiana si occupa solo degli articoli che escono su periodici. Dobbiamo pensare a un regime speciale anche per le monografie, in luogo di fare un regolamento che vale per tutti i casi, salvo eccezioni? Le monografie umanistiche sono tipicamente finanziate con i fondi di ricerca dell'autore: avrebbe quindi senso liberarle alla stessa stregua degli articoli. La legge, non menzionandole, non pone nessun limite ad eventuali embarghi: quindi in assenza di regole esplicite la commissione OA avrebbe un ampio margine di deliberazione e di negoziazione con gli editori che facessero eccezione al regolamento generale, costruito prevalentemente sul modello degli articoli.
Monografie aperte?
Sarebbe informaticamente semplice fornire agli autori un template LaTeX o xml-docbook per scrivere monografie da pubblicare direttamente ad accesso aperto in una sezione apposita dell'archivio di ateneo, con un servizio simile a quello offerto per le riviste - preferibilmente con la cooperazione del sistema editoriale di ateneo, come avviene per esempio a Firenze e Trieste, o anche senza.