Il concetto di pregiudizio
Nel saggio Risposta alla domanda. Che cos'è l'illuminismo? Kant dice:"...seminare pregiudizi è tanto nocivo: perché essi si ritorcono contro chi vi crede e chi vi ha creduto. Per questa ragione, un pubblico può giungere al rischiaramento solo lentamente. Forse attraverso una rivoluzione potrà determinarsi l'affrancamento da un dispotismo personale e da un'oppressione assetata di guadagno o di potere, ma non avverrà mai una vera riforma del modo di pensare. Al contrario: nuovi pregiudizi serviranno, al pari dei vecchi, da dande per la grande folla di coloro che non pensano." Che intende Kant quando parla di pregiudizi?
I pregiudizi sono convinzioni che non nascono da una ricerca autonoma e approfondita, ma dall'acquiescenza all'opinione condivisa. Per esempio, quando Anito si scaglia contro i sofisti senza averne mai conosciuto uno, né aver mai parlato con qualcuno che li frequentasse, si basa su una vox populi che Kant avrebbe chiamato pregiudizio. Dal momento che i pregiudizi ci sollevano dallo sforzo di giudicare da noi, sono molto difficili da estirpare, una volta che siano stati diffusi nella società. Mentre una ragione pigra può coltivare i suoi pregiudizi senza sforzarsi, il rischiaramento è una operazione che richiede fatica e impegno.
Proprio per la loro persistenza, seminare pregiudizi è pericoloso. Infatti, può capitare che qualcuno dei "tutori" - cioè degli intellettuali che tengono il popolo in uno stato di minorità - cambi idea e si renda conto che quanto ha insegnato è sbagliato. Ma cambiare idea in una società non rischiarata - che il tutore stesso ha contribuito a rendere tale con il suo insegnamento - è assai pericoloso, anche nel caso in cui il popolo si impadronisca del potere con una rivoluzione. Infatti, chi non è abituato alla discussione vedrà ogni posizione che contraddice i suoi pregiudizi come nemica, e tratterà ostilmente chi la sostiene.