OA Italia/HowOpenIsIt
Pubblichiamo la versione in italiano della guida sull'OA edita da PLOS, SPARC e OASPA rivolta ai ricercatori, agli autori, ai decisori politici, "How Open Is It?".
Scopo della guida è
- chiarire la definizione di Open Access, spostando la conversazione da "Is It Open Access?" (È ad accesso aperto) a "HowOpenIsIt?" (In che misura è ad accesso aperto?)
- standardizzare la terminologia con cui si parla di OA
- illustrare la continuità tra uno "stato" aperto e uno meno aperto di una pubblicazione
- consentire un esame comparativo e di contrasto tra le pubblicazioni e le politiche editoriali
- far sì che un pubblico sempre più vasto abbia una corretta nozione di cosa sia l'accesso aperto
- definire il livello di adesione all'accesso aperto di un editore o/e di una pubblicazione tramite l'utilizzo di una griglia
La versione originale in inglese è reperibile qui http://www.plos.org/open-access/howopenisit/. Alla stessa URL è in linea la traduzione italiana ufficiale.
Traduzione a cura di Antonella De Robbio, Elisabetta Poltronieri, Paola Gargiulo, Paola De Castro HowOpenIsIt?TM Open Access Spectrum - Concesso in licenza CC BY
Versione PDF http://wiki.openarchives.it/images/5/52/HOII_ita.pdf
FAQ http://wiki.openarchives.it/images/6/65/HOII_FAQ_ita.pdf
Tutte le opzioni dell’accesso aperto
Questa guida è frutto della collaborazione tra:
- SPARC http://www.arl.org/sparc
- PLOS http://www.plos.org
- OASPA http://www.oaspa.org
Come usare questa guida
Nel 2002 la Budapest Open Access Initiative ha espresso per la prima volta i principi base dell’accesso aperto. Da allora, migliaia di riviste hanno adottato politiche che accolgono in parte o per intero i fondamenti dell’accesso aperto, relativamente a: bacino di lettura, diritti di riuso, diritti di deposito in archivi aperti e leggibilità dalla macchina. Tuttavia, non tutto quello che è stato creato ad accesso aperto è uguale. Ad esempio, una politica che consente di accedere liberamente ad un articolo a sei mesi dalla sua pubblicazione è più aperta di una che stabilisce un embargo di 12 mesi, ma è meno aperta di un’altra che consente la libera lettura di un articolo subito dopo la sua pubblicazione.
Questa guida aiuta ad andare oltre la domanda, apparentemente semplice, "questa rivista è ad accesso aperto?" e, meglio ancora, "In che misura questa rivista è ad accesso aperto?"
Usa la guida per:
- Comprendere quali sono gli elementi che definiscono una rivista ad accesso aperto
- Imparare a riconoscere che cosa rende una rivista più o meno aperta
- Maturare una decisione consapevole riguardo dove pubblicare
Definizione di accesso aperto per le riviste
L’accesso aperto è un mezzo di diffusione della ricerca che scardina il modello tradizionale basato sull’accesso alle riviste scientifiche tramite abbonamento. La sua potenzialità è di accelerare fortemente il ritmo delle scoperte scientifiche, incoraggiare l’innovazione e arricchire la conoscenza riducendo le barriere di accesso all’informazione. L’accesso aperto opera uno spostamento dei costi di pubblicazione facendo in modo che lettori, professionisti e ricercatori accedano gratuitamente ai contenuti. Tuttavia, accesso aperto non significa semplicemente "articoli gratis per tutti i lettori". L’accesso aperto abbraccia una serie di componenti che vanno individuati in: bacino di lettura, diritti di riuso, diritti di deposito in archivi aperti e leggibilità dalla macchina. Riguardo questi punti, gli editori e gli enti finanziatori hanno adottato politiche diverse, nel senso di una maggiore o minore apertura. In generale, quanto più la politica di una rivista preveda disponibilità immediata dei contenuti e condizioni di riuso soggette a minime restrizioni, tanto più la rivista può definirsi aperta.
Le riviste possono essere più o meno aperte, ma il loro grado di apertura è assolutamente indipendente da:
Impatto - Prestigio - Qualità della peer review - Modalità della peer review - Sostenibilità - Effetto sull'avanzamento in carriera - Qualità degli articoli
accesso aperto | Diritti del lettore | Condizioni di riuso | Diritti dell'autore e dell'editore | Diritti di deposito dell'autore | Deposito automatico | Disponibilità in formati leggibili dalla macchina |
totale | Diritto alla lettura libera di tutti gli articoli immediatamente dopo la pubblicazione | Ampi diritti di riuso e rimaneggiamento (es. tramite licenza CC BY) | L'autore rimane in possesso dei diritti, senza alcuna restrizione | L'autore può depositare qualsiasi versione in qualsiasi archivio aperto o sito web | Le riviste rendono automaticamente disponibili copie dei propri articoli in archivi digitali di soggetti terzi accreditati (es. PubMed Central), subito dopo la pubblicazione | Articoli a testo pieno, metadati, citazioni, dati, compresi dati di supporto, sono forniti in formati condivisi leggibili dalla macchina attraverso applicazioni API o protocolli standard |
un po' limitato | Diritto alla lettura libera di tutti gli articoli dopo un embargo di non più di 6 mesi | Riuso, rimaneggiamento e rielaborazione di un lavoro soggetti ad alcune restrizioni e condizioni (es. tramite licenze CC BY-NC & CC BY-SA) | L'autore resta titolare dei diritti con alcune restrizioni relative al riuso della versione pubblicata | L'autore può depositare la versione finale del manoscritto che ha superato la peer review ("postprint") in qualsiasi archivio aperto o sito web | Le riviste rendono automaticamente disponibili copie dei propri articoli in archivi digitali di soggetti terzi accreditati (es. PubMed Central), entro 6 mesi dalla pubblicazione | Articoli a testo pieno, metadati, citazioni, dati, compresi dati di supporto, possono essere acquisiti da motori di ricerca o resi accessibili attraverso applicazioni API o protocolli standard |
limitato | Diritto alla lettura libera di tutti gli articoli dopo un embargo superiore a 6 mesi | Riuso (ma non rimaneggiamento o rielaborazione di un lavoro) soggetto ad alcune restrizioni e condizioni (es. licenza CC BY-ND) | L'editore è il titolare dei diritti, con alcune concessioni riguardo il riuso, da parte dell'autore e del lettore, della versione pubblicata | L'autore può depositare la versione finale del manoscritto che ha superato la peer review ("postprint") in alcuni archivi aperti o siti web | Le riviste rendono auomaticamente disponibili copie dei propri articoli in archivi digitali di soggetti terzi accreditati (es. PubMed Central), entro 12 mesi dalla pubblicazione | Articoli a testo pieno, metadati, e citazioni possono essere acquisiti da motori di ricerca o resi accessibili senza una speciale autorizzazione o registrazione |
molto limitato | Diritto alla lettura gratuita e immediata solo di alcuni articoli, non di tutti (formula che include il modello ibrido) | _____________ | L'editore è il titolare dei diritti, con alcune concessioni riguardo il riuso, da parte dell'autore, della versione pubblicata | L'autore può depositare la versione sottomessa per la pubblicazione/la bozza del lavoro finale ("preprint") in alcuni archivi aperti o siti web | _____________ | Articoli a testo pieno, metadati e citazioni possono essere acquisiti da motori di ricerca o resi accessibili soltanto sulla base di una autorizzazione |
accesso chiuso | Abbonamento, quota associativa, pay-per-view o altra formula a pagamento per la lettura degli articoli | Diritti di riuso limitati al fair use / limitazioni ed eccezioni per i diritti (copyright con tutti i diritti riservati) per la lettura | L'editore è il titolare dei diritti con nessuna possibilità di riuso per l'autore al di fuori del fair use | L'autore non può depositare alcuna versione del lavoro in archivi aperti o siti web | Non è prevista alcuna archiviazione automatica in archivi digitali di soggetti terzi | Articoli a testo pieno e metadati non sono resi disponibili in formati leggibili dalla macchina |